CANTO D’AMORE E DI BELLEZZA

di Ciro A. R. Abilitato

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Concedi, mia graziosa Signora, che il mio cuore

arda dei tuoi occhi. Ma non come dell’effimera fiamma

d’un’illusione, né come ad una promettente menzogna.

Lascia bensì che esso riposi sulla solida certezza

del loro favore e della tua adesione.

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Acconsenti a che il mio spirito in quel mare s’addentri

che all’ombra dei tuoi cigli eleganti si stende.

E che attraverso quella porta in quel liquido elemento possa

perdutamente veleggiare, fin dove il flessuoso flutto il cielo

senza orizzonti lambisce, e che lì beatamente possa naufragare.

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Fa’ che, desideroso del tuo sguardo, ciò avvenga ogniqualvolta

i tuoi occhi io mi volga a cercare, acciocché attraverso la soglia

che la tua limpida iride mi dischiude, possa io quel mare

attraversare e in esso dimora trovare, giacché così è

che del tuo amoroso abbraccio senza tempo voglio gioire.

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Il mio ardore non è infatti di quel genere che s’appaga del piacere

d’un momento. Ricusa l’idea d’essere destinato a morire in un corpo

flessuoso e vellutato che s’inarca e freme al tepore di transitorie carezze.

La mia è una fiamma che agogna a trovare stabile domicilio in te

per godere di quanto ti si addice e rattristarsi di ciò che ti angustia.

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La mia passione vuole mutarsi in spirito e seguirti ovunque tu vada.

Vuole che tu viva, e sia felice. Starti vuole accanto nelle notti

estenuanti, nei giorni opachi, e gioire dei tuoi momenti lieti.

La mia passione non disprezza nemmeno che tu quel che basta

conceda alle lusinghe, e anche in quei momenti vuole starti vicino.

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La mia passione conosce l’animo umano, e sa che dello spirito

che entrò nel tuo mare tu ti sovverrai. E allora, quando ciò accadrà,

quando di lui ti rammenterai, tutto quel che di bello avrai vissuto,

vissuto sarai certa d’averlo con me. Dimenticherai allora gli altri volti,

gli allettamenti e anche tutte le angustie, e soltanto me infine amerai.

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Concedimi perciò, graziosa Signora, di appassionarmi ai tuoi occhi.

Ma non come ad una fuggevole illusione, né come ad una allettante

menzogna. Bensì lascia che il mio cuore riposi sulla fondata certezza

del loro favore e della tua complice adesione.

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